La perfezione che ci costruiamo con la mente

Siamo alla continua ricerca di trovare l’uomo ideale, la vita ideale, il lavoro ideale, la casa ideale. Ma il fatto che siano ideali non vi capire che non sono REALI? L’idealizzazione di qualcosa o qualcuno ci porta inevitabilmente a innamorarci di una nostra proiezione di quello che vediamo nell’altro e non nella sua reale essenza. Ogni volta che lo pensiamo lo idealizziamo maggiormente. diventa ancora più bello, intelligente, interessante.

Si chiama “semantizzazione” dei ricordi ed è un processo adattivo. Ovvero ci aiuta a ricordare i dettagli importanti e non imagazzinare quelli che non riteniamo di rilievo.  Questo fenomeno ha implicazioni importanti per la nostra memoria. Capita che i testimoni oculari a cui viene chiesto di ripetere e ricordare un evento molte volte  i ricordi si “corrompano” ogni volta che vengono richiamati alla memoria. In informatica è come avere un HDD con dei dati immagazzinati e ogni volta che la testina raggiunge quel ricordo corrompe il cluster e lo modifica nei salvataggi successivi.
Ogni ricordo poi non è quindi una copia carbone della memoria originale. Ma non è la memoria originale. Per questo è possibile ogni volta inserire un dettaglio non “originale” e modificare di conseguenza il ricordo stesso. Questo dettaglio aggiunto può essere inserito in “buona fede”, poichè i ricordi sono sempre un processo di ricostruzione e rivisitazione dell’esperienza e la loro fedeltà alla realtà varia mischiando emozioni, situazioni già vissute o sogni.
Come in Inception a volte può addirittura capitare che qualcuno ci “inietti” dei ricordi o delle memorie che in realtà non sono mai accadute. Non è così difficile convincere qualcuno che un discorso era già stato fatto o qualcosa già detto.

Ci facciamo di quei filmoni pensando a una nostra versione delle cose e non riusciamo a staccarci dalla nostra realtà oggettiva. Questo processo avviene anche quando ci innamoriamo di qualcuno. Lo idealizziamo e anche se ci fa inkazzare alla morte anni dopo che ci siamo lasciati ce lo ricordiamo “meno peggio” di quello che era. Vi è mai capitato? A me con tutti i miei ex di anni e anni fa. Beh ovvio le storie recenti devono ancora morire male e sono i peggio degli stronzi. Ce lo dimenticheremo. O ci costuiremo dei muri cosi alti che cambieremo la realtà per ricordarci solo il peggio e evitare di soffrire. Ammettere che forse non è stato tutto un disastro sarebbe farci di nuovo del male. Oppure per non ammettere di aver fatto una cazzata a stare insieme a quella persona “abbelliremo” i nostri ricordi. Dipende da come siete fatti.  Quindi lasciamo che il nostro cervello ottimizzi il processo di sofferenza come meglio ritiene. Tanto tra qualche tempo sarà solo un ricordo. Che vi sareti costruiti a misura.

 

 


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