Dopo che Gabbani ha pure vinto un san Remo scomodando il concetto di Karma ( कर्मन्), persino i più estranei al concetto hanno imparato l’uso di questa parola.
Ma sappiamo veramente cosa è il karma o solo ci piace come suona?
Il concetto di Karma è molto più simile alla terza legge della dinamica che al gnegnegne chi la fa l’aspetti…
La parola deriva dal sanscrito e questo termine è fortemente radicato nella religione e la filosofia indiana. Il vocabolo karma può essere tradotto con la parola atto, azione rito e deve essere letto in chiave religiosa.
Nella religione indiana il karma è l’atto che viene svolto da un essere senziente che muove verso il principio che regola ogni azione della vita: la regola di causa ed effetto. Questo tipo di principio si lega strettamente al Samsara, ossia al senso più profondo della vita e al suo ciclo.
In un’antica sentenza Buddista si trova una definizione molto chiara di karma:
Se vuoi capire le cause del passato, guarda i risultati che si manifestano nel presente. E se vuoi capire quali risultati si manifesteranno nel futuro, guarda le cause poste nel presente.
Questo termine in occidente è arrivato molto tardi(addirittura nel XIX sec) e ovviamente come succede nel telefono senza fili, il concetto passato di bocca in bocca giunge a noi con un significato piuttosto modificato. Nel concetto occidentale di questa parola è insito un certo fatalismo. Sarà il cosmo a fare in modo che le tue buone o cattive azioni ricevano la ricompensa o punizione che meritano.
In realtà il Karma di fatalismo c’è ben poco. Proprio per questo viene associato sempre a ESSERI SENZIENTI, in grado di dirigere le proprie azioni nel processo di causa effetto.
Inoltre non tutti sanno che esistono differenti tipologie di karma e non vi è solo il karma individuale, ma anche quello familiare e mondiale. Il primo riguarda la nostra famiglia, grande o piccola che sia, mentre quello mondiale riguarda un gruppo esteso di persone che hanno qualcosa in comune.
Le leggi del Karma
Ad esempio: tutto il male che stiamo facendo a questo pianeta ci ucciderà. Questo è karma. E tanta tanta ignoranza. E menefreghismo. E Ma io cosa posso fare nel mio piccolo. E Ma poi gli stati e i governi non fanno niente. E Ma poi.. ma comunque.. ma tanto…
Quindi come potete ben capire leggendo questi 12 semplicissimi punti i così tanto elogiati esseri senzienti per cui è stato creato il concetto di Karma, non sono minimamente in grado di capire delle semplicissime regole e sono assolutamente incapaci di tenere il loro karma positivo. Non c’è minuto nel mondo in cui l’essere umano ignori le regole del karma, e purtroppo fino ad ora in modo impunito.
Invece di fare buoni propositi irrealizzabili per il 2019, cerchiamo di fare delle piccole azioni per migliorare il nostro Karma. No, non è che mi aspetto di reincarnarmi in un maiale, o un caco, o in Trump. Ma fare qualcosa di positivo per noi stessi, per gli altri e, perché no, per contribuire a migliorare il mondo intero sicuramente avranno come immediata retroazione positiva il fatto di farci stare meglio ed essere più in armonia con la nostra coscienza.
volete un esempio di Karma? Mi dedico del tempo, faccio una passeggiata o una qualsiasi attivitá che mi piace. Sono felice. Sorrido. Un bel ragazzo vi vede sorridere e vi sorride a sua volta. Vi invita per un caffé. Anche questo é karma 🙂
Impariamo a sorridere di più, trovare il tempo per passare qualche ora con gli amici, fare qualcosa che ci fa stare bene. Sono stanca di vedere tutti questi buoni propositi per il nuovo anno senza senso. Lo sapete vero che l’anno nuovo è il proseguimento dell’anno vecchio??!! E tutti i buoni propositi che avete fatto l’anno passato e non sono andati in porto non andranno in porto nemmeno quest’anno se non siete voi a cambiare. Se non siete voi a dare una svolta alla vostra vita. La palestra, tornare in forma, viaggiare di più… bene siamo già al 6 di gennaio. Dopo la prima delle 54 settimane che avete(quindi ve ne rimangono 53) in un anno, cosa avete fatto in concreto per essere felici?
Ammettetelo. Avete gia’ trovato 6 scuse (una per giorno) per rimandare a domani. E cmq dopo le feste. E ma poi torno al lavoro, e chi ha tempo? E ma tra poco e’ carnevale, poi pasqua, poi le ferie, poi autunno, poi torna dicembre. Buon Anno.