Perchè mentiamo? Le bugie e il segreto della felicità

Il mondo è pieno di persone oneste. Si riconoscono dal fatto che compiono le cattive azioni con più goffaggine.
(Charles Péguy)

Da quando sono piccina mi chiedo perchè le persone mentono. So che può sembrare infantile e ingenua come domanda, ma tuttora alla soglia dei miei 18 anni ancora non sono riuscita a darmene una spiegazione…..!! ;P

Al di là delle battute vi siete mai chiesti come sarebbe se non potessimo mentire? Essere tutti i protagonisti del film Bugiardo Bugiardo di Jim Carrey?
Sono sempre rimasta affascinata da questa domanda (e spesso tacciata dagli amici di non mentire mai nemmeno quando sarebbe necessaria quella forma di bugie chiamata diplomazia), qualche anno fa ho scoperto un grandissimo uomo di cultura frequentando un corso online della Duke University sul comportamento irrazionale: Dan Ariely. Professore alla Duke, a Princeton  e docente al MIT è forse uno dei più grandi esperti delle contraddizioni della natura umana.

Vi chiederete cosa c’entra questo argomento con il fitness. Mmmm… allora solo io ho sentito risposte tipo:”Avete fatto 20 addominali?” “…SIIII(Beh il 2 c’era….)”  oppure “Come va la dieta?” “Non ho mai sgarrato!(ok, 3 biscotti in più al mattino che c’entrano…e cmq l’aperitivo lo fanno tutti e ho mangiato solo 3 pizzette, e uno spritz..non ne ho mica bevuto un litro..).” oppure la classica risposta “Non penso di dovermi mettere in forma. Io mi piaccio cosi!

Ecco questi sono pochissimi esempi di come mentiamo, non solo agli altri ma anche a noi stessi.

Quando decidiamo di mentire?

Sin da bambini impariamo a mentire secondo un semplice principio: costi-benefici. Quale è il prezzo da pagare per aver mentito? Quale è il rischio di essere scoperto? Quanto è grande il beneficio che ne otteniamo? E anche se non ci crederete non è vero che più è alto il beneficio e basso il rischio di essere beccati in fragrante, più facilmente decidiamo di mentire. La gente genericamente si basa involontariamente anche su un altro principio prima di decidere se mentire o meno: quanto è disposta la mia morale a scendere a compromessi perchè nonostante tutto io continui ad avere una buona opinione di me?
Generalmente le così dette bugie bianche nella PNL verrebbero definite ECOLOGICHE ovvero portano a me un vantaggio senza essere di svantaggio a nessuno.

“Amore questo vestito mi fa sembrare grassa?” “(eh…il grasso amore ti fa sembrare grassa..ma se glielo dico non me la fa vedere più manco in foto…)Sei splendida amore mio!Un figurino!”

Ecco ora che vi siete alzate care donne e siete andate a tirare un ceffone al vostro fidanzato, possiamo continuare.
In pratica diciamo che decidiamo di mentire quando per noi la bugia non è così “grave”, ci porta un vantaggio tangibile senza che il costo sia elevato,  o quando ce la siamo raccontata così tante volte per giustificare il fatto che nonostante tutto ci guardiamo allo specchio e non ci sputiamo in un occhio, che alla fine per noi quella bugia è diventata verità.
Insomma mentiamo “il giusto”, nè molto nè poco, in modo da ottenere un vantaggio senza “esagerare” e sentirci moralmente ancora delle belle persone.

Quando il conflitto tra costi-benefici e autostima diventa troppo difficile da gestire iniziamo a mentire anche a noi stessi.
Sappiamo perfettamente che sgarrare alla dieta vuole dire che non riusciremo mai a raggiungere gli obiettivi prefissati(ma ci diciamo:Non è grave per una volta che sarà mai?), che se posticipiamo sempre il nostro DA DOMANI non inizieremo mai(ma ci diciamo:Oggi sono troppo impegnata, un giorno in più non cambia) e che se ci diciamo che ci piacciamo così come siamo ci stiamo veramente raccontando una di quelle balle apocalittiche….Siamo seri! L’essere umano cerca per natura condizioni migliori, di evolversi, di migliorarsi. E tu no? Tu ti piaci esattamente così? Quindi se ti dicessi di scambiare il tuo cervello con quello della Margerita Hack e il tuo corpo con quello della Herzigova tu diresti no(e occhio a non invertire i fattori che il risultato non è proprio uguale)?! Ma beata te! Ma il tuo ego lo porti a spasso col guinzaglio o hai bisogno di uno zoo intero per contenerlo?

Quanti di voi hanno iniziato diete senza mai portarle a termine adducendo scuse come il lavoro, la fretta, il poco tempo per gestire i pasti? Quanti di voi si sono iscritti in palestra senza mai essere costanti dicendosi, andrò domani, oggi non ci sono corsi che mi piacciono e oggi sono stanca dal lavoro? Quanti arrivano da me dicendo di rimetterli in forma e poi dopo un po’ preferiscono il divano alla fatica!? Quanti di voi cercano ogni giorno di giustificare i loro comportamenti per non doversi dire di essere delle persone non propriamente impeccabili come pensavano?

Noi stessi siamo i più facili da ingannare. Perchè vogliamo essere ingannati per mantenere una buona reputazione di noi stessi ma nel contempo fare un pò quello che ci pare.

Perchè ci mentiamo?

Beh ovviamente perchè vogliamo essere felici!
Per rispondere a questa domanda ci aiuta Dan Gilbert, studioso, professore e autore del libro “Stumbling on Happiness”.
Gli esseri umani hanno una sorta di sistema immunitario psicologico. Una sorta di protezione dalle delusioni. E’ un insieme di processi cognitivi non volontari che ci aiuta a sentirci meglio nella condizione in cui ci si trova. In pratica il nostro cervello è una macchina meravigliosa che sintetizza la felicità, ovvero se la crea. Più semplicemente distinguiamo tra felicità naturale quando otteniamo ciò che vogliamo e felicità sintetica quando ci diciamo che “l’uva era acerba”. Ma la felicità naturale nella nostra testa non è differente o di un livello più infimo della felicità sintetica. Il nostro cervello le tratta nello stesso modo. Quindi quando le nostre ambizioni sono troppo alte, troppo faticose da raggiungere o ci richiedono uno sforzo maggiore rispetto a quello che effettivamente siamo disposti a fare, allora il nostro cervello sintetizza la felicità.
Tutto questo per dire che chi si accontenta gode? Beh in un certo senso sì. Abbassiamo le nostre aspettative, ci mentiamo e ci convinciamo che alla fine stiamo bene così. Il nostro cervello si occuperà di creare una realtà plausibile e delle giustificazioni logiche per le nostre azioni, scelte e emozioni.

Però millenni di evoluzione ci hanno insegnato che se stessimo VERAMENTE sempre bene così vivremmo ancora nelle caverne.

Uscire dalla caverna

Se abbiamo paragonato prima il processo di costruirci una felicità sintetica come un un sistema immunitario del cervello, possiamo paragonare quindi il fatto di dire bugie come una malattia. E pure una di quelle contagiose!
Esempio classico. Siamo al ristorante con amiche e come sempre siete tutte a dieta. Arriva il momento del dolce: scatta il senso di colpa! “(Oddio non potrei prenderlo. Però lo voglio….) Qualcuno vuole il dolce?” ok, se qualcuno dice di sì siamo salvi! Il nostro senso di colpa è alleviato, possiamo mentirci dicendo che per “compagnia” lo prendiamo anche noi, che lo divideremo con i commensali ecc ecc ecc…
Quindi se stiamo facendo qualcosa di sbagliato, ma lo fanno in tanti ci “uniformiamo” alla morale del gruppo dando modo al nostro cervello di trovare giustificazioni per il nostro comportamento. Il SE LO FANNO TUTTI ci allevia i sensi di colpa e ci permette di  non perdere la stima di noi stessi.

Ok ora chiedetevi se veramente volete essere questo genere di persona.
Fatti non foste a viver come bruti… quindi cerchiamo di darci un calcio nel sedere e smetterla di raccontarci balle.
Secondo degli studi effettuati dal dott. Ariely uno dei metodi migliori per essere onesti è quello di elevare la nostra morale e ricordarci chi siamo. Mi sento di convenire con le sue ricerche e cercherò di riassumerle proponendovi delle soluzioni che potrebbero aiutarvi a essere più onesti.
Ogni volta che state per mentire a voi stessi e agli altri ripetete nella vostra testa un giuramento, un codice d’onore, una frase del tipo:  “Sono una persona onesta e moralmente integra. Giuro che qualsiasi cosa stia per dire sarà la verità. Giuro sulla cosa a me più cara che non sto per raccontarmi una bugia.” Nel vostro cervello scatterà un meccanismo che vi renderà più difficile mentirvi. E mentire.
Ogni qualvolta che starete per dire “Questa settimana non ho tempo di allenarmi” pensate a tutti i momenti liberi che avreste. Guardatevi allo specchio mentre vi raccontate una bugia.
Circondatevi di persone oneste, che non vi diano modo di farvi sentire complicità nelle menzogne. Preferite chi vi dice una dura verità a chi vi lusinga e vi compiace. Non date modo al vostro cervello di trovare scuse, di ingannarsi e autoalimentarsi con falsi ricordi. Preferite chi vi dice un secco no, a chi vi dice “Dopo vediamo” “Magari ci sentiamo” “Ma si che ti importa! Tanto stai bene anche così”.  Non è vero.
Per loro è una bugia bianca, per voi è l’inizio di un processo di abbassamento della vostra autostima.

 

 

Per scrivere questo articolo mi sono basata sul libri, articoli e speech tenuti da alcuni dei più grandi esperti del settore, applicando le loro teorie al mondo del fitness. Per approfondire l’argomento e per analizzare gli esperimenti effettuati vi consiglio di leggere i libri di Dan Ariely e farvi un giro sul sito del TED


Categories: Blog