Fitness hi-tech: gli activity tracker

Alla ricerca di nuovi stimoli e motivazioni per il nostro fitness

Andare SOLO in palestra oramai non ci basta più , andare SOLO a correre è diventato banale, insomma fare sport SOLO per il gusto di fare sport pare essere superato.
No giuro che non farò la nostalgica del si stava meglio quando si stava peggio, ma oggettivamente diciamolo oramai si fa fatica a trovare persone che pratichino attività “classiche”.
Il giro su e giù per le collinette di quando eravamo piccoli ora non ci basta più e pratichiamo downhill, la corsa nel parco è diventato running che è diverso dal jogging e dal walking e se ci aggiungi due racchette fa nordik.
Il circo per molti di noi è entrato in casa: chi ha pali per fare pole, o tessuti per aerial silk, cerchi per aerial hoop o si diletta in posizioni plastiche con l’acrobatica.
I bei palestratoni anni 80 che si caricavano le tonnellate sul bilanciere ora fanno crossfit.
E Jane Fonda ha lasciato il posto a Beto Perez…(e sta volta vi eviterò i commenti giuro!)

Almeno lo yoga sopravvive e anzi ha ripreso molta forza negli ultimi anni ma ovviamente ne sono nate 1000 varianti aerial yoga, acro yoga, rocket yoga, power yoga, yin yang yoga, sup yoga e cosi via. Idem per il pilates (dalle sue varianti acquatiche come il SUP PILATES,  al Piloxing, al pilates postural ecc ecc).

Nel bene o nel male è evidente che lo sport è in continua evoluzione. Quindi è giusto che anche la tecnologia aiuti e supporti questa evoluzione per migliorare le nostre performance e a ottimizzare il nostro allenamento. Oltre a questo ci può dare una mano per capire meglio come lavora il nostro corpo, monitorare costantemente battito cardiaco, qualità del sonno e fabbisogno energetico.
Per capire la differenza tra un activity tracker, una fitness band  o un wearable vi rimando a questo articolo che spiega nel dettaglio cosa si intende per ciascun termine. Nell’articolo si userà activity tracker che è l’accezione un pò più generica del termine, mentre si userà wearable nel caso che si stia parlando di un sistema “intelligente” come uno smartwatch in grado di svolgere un numero considerevole di funzioni in più rispetto a un tracker, più simile a un computer che a un contapassi.

A chi servono gli activity tracker?

Devo ammettere che sono una sostenitrice accanita dello SPORT CONSAPEVOLE, ovvero dello sport praticato con la testa oltre che con il cuore. La maggior parte delle persone ritiene che un personal trainer e questa tecnologia wearable siano necessari “quando oramai si è diventati bravi”. In realtà è proprio il contrario.
Gli atleti esperti hanno una buona padronanza del proprio corpo e dopo anni di allenamenti hanno imparato ad allenarsi in modo efficiente e efficace. L’uso del tracker li supporta nel monitoraggio dei parametri fisici, in modo veloce e immediato, mostra tempo e distanza percorsa e se agganciato a un GPS tiene traccia della rotta.
Mentre i così detti newbe  non hanno una padronanza tale dello sport e del proprio corpo da intendere se si sta svolgendo correttamente l’esercizio, o se i battitti sono troppo elevati o quale è la velocità da mantenere per bruciare grasso.

Soprattutto gli activity tracker ci stimolano e ci incentivano a migliorare il nostro lato fitness. Vedere sul monitor che in una giornata fate 600 passi dalla scrivania alla mensa, dalla mensa alla scrivania e dalla scrivania all’auto per poi sbrandarvi sul divano a casa, non vi fa sentire la voglia di muovervi un pò di più? magari parcheggiare l’auto piu’ lontana, o andare a lavoro a piedi? Beh a me si.
Due anni fa ho regalato un activity tracker a mio padre di 70 anni abbondanti la cui attività media era di praticare un’ora di corso in palestra 2 volte la settimana. Pochissimo movimento, molte ore seduto e poca propensione per le diete. Aveva avuto un infarto anni prima e soffre di apnee notturne. Insomma di sicuro non un atleta. Da quando porta al polso il mio regalo ha iniziato a fare 10.000 passi al giorno (6-7 km circa) a controllare quando il battito cardiaco è troppo elevato e porta al medico l’applicazione per vedere come ha dormito la notte. Attenzione! Nessuno degli activity tracker o wearable comunemente in commercio è un dispositivo medico, ma ad ogni modo danno un monitoraggio piuttosto accurato e possono essere di aiuto nella visualizzazione dei parametri senza essere invasivi.
Si è all’improvviso trasformato in un atleta? Beh se si prende in considerazione il mio articolo su cosa significhi essere un atleta diciamo di si! In realtà ha solo trovato la giusta motivazione per muoversi. E così mi spamma sul mio account(visto che tramite le app di questi device puoi chiedere amicizia, inviare messaggi, emoticon, sharare i risultati e le “medaglie” ottenute, condividere i progressi) per mostrarmi orgoglioso i trofei virtuali accumulati sulla “bacheca”! 😀

Inoltre gli activity tracker sono molto efficaci nelle diete: in base alle calorie bruciate e ai vostri obiettivi,  le applicazioni del tracker calcoleranno il vostro fabbisogno energetico. Sempre attraverso l’app si possono annotare i pasti consumati(queste app hanno database di migliaia di alimenti tra i più diffusi e la possibilità di inserirne di nuovi) in modo da far bilanciare calorie bruciate con quelle ingerite.

Basta l’uso di un tracker per sentirsi motivati?

Risposta piuttosto scontata: no! In base alle statistiche il 33% degli utenti che compra un wearable nel giro di un anno non lo utilizza più. Ma purtroppo la colpa evidentemente non è nell’apparecchio ma nella scarsa motivazione, poca costanza e poco interesse nel progredire. Quindi per mantenere alto l’interesse e la motivazione le aziende produttrici hanno creato gruppi, community, sfide online, competizioni in modo da motivare anche quelli che non riescono a trovare dentro di sè la spinta giusta, ma che amano farsi tentare dalle sfide, dallo sharing sui social network e ok, vanno bene anche quelli che fanno sport per poi postare su facebook quanto sono fighi!
Per un lavoro ottimale sul proprio corpo e per aumentare la motivazione  vi consiglio di avvalervi dell’esperienza di un personal trainer. E no, non devete per forza vincere la maratona di NY ma soprattutto se siete all’ABC perdere di motivazione e interesse è molto facile. Grazie alle competenze di un PT imparerete ad usare meglio il vostro corpo, a fare un lavoro metodico e controllato, a raggiungere attraverso piccoli step intermedi  un obiettivo molto più elevato.
Avere qualcuno che vi aiuta con metodo nella vostra crescita, che vi dà compiti e target è molto più efficace che se gli obiettivi ce li poniamo noi e ci autocontrolliamo. Vale lo stesso per le diete. Quando abbiamo scadenze, controlli e check dei progressi da parte di una terza persona che pagate perchè vi controlli (attenzione questo è un concetto in psicologia molto importante. Per approfondire vi consiglio i libri di Dan Ariely), è molto più facile che otteniate risultati piuttosto che se usate i metodi fai-da-te.

E quindi quale comprare? I best trackers.

Per non fare torto a nessuno e poichè come sempre nessuna delle marche riportare qua sotto mi paga la mezza per fargli pubblicità, mi sono basata su prove dirette di amici che hanno acquistato questa strumentazione e prove effettuate con alcuni di questi in prima persona per farne un breve riassunto delle caratteristiche e riportare qua solo quelli che mi sono sembrati più degni di nota e di cui i gli utilizzatori mi sono sembrati più entusiasti. Per i dettagli tecnici mi sono basata sui siti ufficiali delle marche.
Questo articolo si prefigge solo di dare un elenco delle features dei principali tracker in commercio per dare modo a chi è alla ricerca di un wearable di farsi un’idea della panoramica del mercato di FASCIA MEDIA (nessuno dei tracker segnalati supera i 250 euro) e avere modo eventualmente di approfondire sui siti ufficiali quali sono le alternative di fascia superiore/inferiore

FitBit

Con un range di prezzi variabile a seconda del modello è uno tra i tracker più venduti e utilizzati in commercio. La nuova versione Charge 2 è notevole con caratteristiche degne dei tracker di fasce di prezzo più elevate(calcola anche il VO2max)

  • Display OLED con protezione in vetro e riconoscimento del tocco
  • Altimetro, accelerometro 3 assi, motore vibrazione, tracker battito cardiaco ottico
  • Bluetooth 4.0 compatibile con Android, iOS e Windows 10 Mobile
  • Memoria: 7 giorni
  • Lettura cardio ogni secondo durante attività, ogni 5 secondi nel resto dei movimenti
  • Batteria per 5 giorni / Ricarica in 2 ore / Resistente liquidi, pioggia e schizzi
  • Modalità sport: Camminata, Yoga, Corsa, Pesi, Tapis Roulant, Esercizio, Ellittica, Bici, Esercizio intervalli
  • Riconoscimento automatico di attività cardio come camminata e corsa se l’attività dura più di 10 min
  • Notifiche di chiamate e sms (niente whatsapp purtroppo)
  • Monitoraggio del sonno

per maggiori info tecniche QUI

Garmin Vivosmart HR+

Anche Garmin ha portato sul mercato un numero considerevole di tracker con diverse fasce di prezzo. Il vantaggio rispetto ad altri tracker è che è ovviamente dotato di GPS integrato.

  • Display touchscreen monocromatico retroilluminato e antiriflesso
  • Tecnologia Garmin Elevate per la rilevazione cardio dal polso
  • Funzione HR Braodcast per condividere la rilevazione cardio con altri strumenti Garmin
  • Tecnologia Garmin Move IQ per il riconoscimento automatico delle attività
  • Conta passi, distanza percorsa e calorie bruciate giornalieri
  • Calcolo dei minuti di intensità settimanali e piani di scale saliti
  • GPS integrato e funzioni running: rileva tempo, distanza e passo
  • Con Smart Notification visualizza le notifiche del tuo smartphone sul display(comprese le notifiche push)
  • Compatibile con Garmin Connect Mobile

 

TomTom touch

Per par condicio non può mancare il TomTom. Peccato che la versione di questa fascia di prezzo non abbia il GPS integrato. Per avere il gps e il cardio si deve prendere il TomTom Spark 3 Cardio, molto meno elegante, sicuramente più ingombrante e senza la misurazione della percentuale di massa grassa.

  • Misura la percentuale di massa grassa e massa muscolare
  • Cardiofrequenzimetro integrato
  • Notifiche di chiamata ed SMS
  • Touchscreen
  • Rilevamento dell’attività 24/7
  • Rileva i passi, il tempo di attività, le calorie bruciate, la distanza percorsa e le ore di sonno.
  • Resistente all’acqua ma non subacqueo

 

Samsung Gear Fit 2

Anche Samsung ha voluto dire la sua nei wearable. Gear fit 2 è a detta di molti un ottimo strumento che si interfaccia molto bene sui sistemi Android(fino al 7 gennaio di quest’anno Apple si doveva attaccare al tram. Ora parrebbe essere stata rilasciata una app per iOS per rendere compatibile anche per Apple alcuni tracker Samsung) e dalle notevoli potenzialità

  • Monitor 1.5” Touch Curved sAMOLED 216 x 432
  • RAM: 512MB Storage: 4GB
  • GPS, HR, Accelerometer, Gyro, Barometer
  • Dual-core (1GHz Dual)
  • Compatibile con Android 4.4/ 1.5GB RAM
  • IP68 resistente all’acqua ma non subacqueo

 

Misfits Shine 2 Swimmer Edition

Con un nome alla Jem e le holograms non poteva che essere un tracker ultra stiloso estremamente glamour. Poco invasivo e decisamente elegante ha un costo decisamente più basso rispetto ai tracker presentati in precedenza, ma anche le sue funzionalità sono limitate. Tutto dipende dall’uso.

  • Traccia con una tecnologia molto accurata la distanza percorsa in acqua
  • Traccia automaticamente passi, calorie, distanza e monitora il sonno
  • Vibra quando si ricevono chiamate e notifiche
  • La batteria si cambia ogni 6 mesi

 

MOOV

Una speciale menzione a questo strumento che non è nè un tracker nè uno smartwatch, ma bensì uno smart coach. Voi direte Molto bene! Come se non fosse già abbastanza una giungla!” ma questo progetto nato in crowdfunding ha qualcosa che non ha NESSUNO degli strumenti analizzati precedentemente.
Avete presente i controller della Wii? Ecco diciamo che il Moov è la versione comodamente indossabile di un wiimote! Ha al suo interno(pure essendo elegante e piccolissimo) un hardware superfigo utilizzato nelle tecnologie militari!

Il suo scopo è quello di allenarvi. Con una serie di programmi di allenamento attraverso una voce guida vi spronerà a dare il massimo in una serie di attività molto varie: box, corsa, bicicletta, nuoto, cardio.

Il problema fondamentalmente che ho riscontrato in questo strumento è che mi viene a noia molto prima degli altri. Il numero di app e di possibilità è decisamente basso. Perchè sicuramente come recita il payoff “Moov…does what Apple Watch and Fitbit cannot.” ma non fa quello che ci si aspetta che una strumentazione del genere dovrebbe BANALMENTE fare. Ovvero, fighe le app, figo il tracking del lavoro svolto con le app, figo il giroscopio ultrapreciso, figo tutto, ma perchè già che ci sei non mi monitorizzi come tutti i tracker quanti passi/km/calorie faccio in un giorno senza che avvio una app? E soprattutto ma esiste che per fare Box devo comprarmi 2 Moov???

Bella l’idea e avrà un gran futuro. Ne riparliamo tra qualche anno, intanto magari ragioniamo su come farla funzionare, visto che tutti quelli che l’hanno comprato l’hanno anche rivenduto.


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