L’altro giorno ho visto questo divertentissimo video che mi ha fatto molto riflettere sull’incapacita’ delle persone di stare da soli con se’ stessi. Vi lascio guardare il video.
Ovvio che non parlo di quella solitudine ascetica che ti porta a vivere da solo in cima a una montagna e nutrirti di bacche di ginepro e licheni per stare isolato dal mondo. Ma parlo piu’ della capacita’ di sapersi prendere dei momenti per se’ e saper stare cmq bene con se’ stessi, anche senza per forza doversi dire qualcosa, senza dover riempire i silenzi, senza dover per forza invitare gente, chiamare qualcuno, chattare al cellulare, vivere con i social sempre a portata di mano, tutto per non doversi guardare dentro.
Quando ho cercato una immagine da associare a questo articolo ho cercato su fotolia la parola solitudine. Ovviamente come luogo comune ogni immagine che compariva era l’inno alla disperazione e alla tristezza. Gente piangente in un angolo, seduta con la testa fra le mani sul bordo del letto… fino a che non ho trovato questa immagine che è esattamente il mio concetto di solitudine. Una sorta di pace interiore e contemplativa che ti fa stare bene con te stesso.
E mediamente chi sta bene con sè stesso riesce anche a rompere di meno le palle agli altri! Non ha bisogno di attenzioni, di sentirsi al centro della vita altrui per sentirsi apprezzato, che non vuole sempre gli applausi, non ha bisogno di fare sempre qualcosa, non ha bisogno di sentire tutti i giorni la gente al telefono, postare da mattina a sera sui social nè invitare anche la gente incontrata per strada a cena pur di non mangiare da sola. E di solito chi non sta bene con sè stesso e nel delirio di rompere le palle anche agli altri, è generalemtne quel tipo di genitore che riempie la vita ai figli di attività, gli pianta in mano il cellulare sin da piccolo perchè “almeno sta tranquillo”, gli fa fare tennis, karate, nuoto, calcio e non gli da in mano lo strumento più imprtante di tutti. La pace con sè stessi. Impariamo a non fare niente! NIENTE! Stare seduti sul divano e goderci un attimo di pace.
Imparare ad apprezzarci ci renderà anche meno schiavi degli altri. Non ci renderà persone deboli e disposte a tutto “BASTA CHE CI SEI”. Impareremo a darci valore e a non farci trattare male, sottomettere e sopportare ogni sopruso pur di non rimanere da soli. Conosco gente che si è sposata con persone pessime pur di non rimanere da sola! Siete sicuri di volore veramente essere persone cosi?
Insomma impariamo a convivere con l’unica vera costante della nostra vita: noi stessi.
Siamo sempre meno abituati e il rischio che corriamo è quello di sopportarci sempre meno!
Non paragonarti mai agli altri.
Ma si diciamolo: ci sarà sempre qualcuno migliore di te. E sì, non ti sto indorando la pillola. Qualcuno più bello bravo o intelligente. Ma il lato positivo è che c’è anche sempre qualcuno peggiore di te e soprattutto tu puoi essere migliore della persona che eri ieri. Se sarai focalizzato su te stesso invece di metterti a paragone con gli altri riuscirai a raggiungere meglio i tuoi obiettivi senza perderti in inutili paragoni. Nessuno è come te, perché le esperienze della vita sono differenti, quindi inizia a pensarti come una persona unica.
Non farti abbattere da una giornata no
Ci saranno sempre giornate no. La vita è lunga e non potresti assaporare i momenti positivi se non sapessi come sono quelli negativi 🙂 “Shit happens” come dicono gli americani. Basta apprendere da gli errori se ce ne sono stati e poi superare il tutto e andare oltre.
Coltiva la teoria dello STIKAZZI
Impara a fregartene un po’ di quello che dicono gli altri. Tu sei tu loro sono loro e tanto comunque tu ti muova ci sarà sempre qualcuno che avrà qualcosa da ridire.
Racconta i tuoi successi
Ma si impara a menartela un pò! Basta tutta sta gente che si lamenta e basta. Un mio amico mi ripeteva sempre O sei parte della soluzione o sei parte del problema. Ecco lamentarti senza agire ti porta a essere dalla parte del problema. Anche per gli altri che per quanto per amicizia possano starti a sentire, spesso non ne possono più di essere usati come il muro del pianto. Impara a raccontare anche le cose belle di te, le cose positive, i successi e i traguardi raggiunti.
Niente sensi di colpa
Può accadere di farsi prendere dai sensi di colpa, ma si tratta di un atteggiamento vittimistico, che bisognerebbe abbandonare. Rifletti sul fatto che i tuoi sensi di colpa non aiutano nessuno, né te stesso né gli altri, e a volte possono condizionare anche il tuo modo di agire.
Trovati un hobby
Coltiva i tuoi interessi e ogni giorno cerca di imparare qualcosa di nuovo, magari dedicandoti alla lettura o dando un’occhiata su internet. Migliorare te stesso ed essere ogni giorno una persona più ricca di esperienze e conoscenze ti renderà più interessante ai tuoi occhi e a quelli degli altri.